Motori
57SC Atlantic IL SACRO GRAAL DELLE AUTOMOBILI
La dinastia dei Bugatti si è degnamente distinta per il grande contributo artistico che riuscì a lasciare al mondo. Il capostipite Carlo realizzò mobili unici nel loro genere, il figlio Rembrandt fu un rinomato scultore, il figlio Ettore fondò il celebre marchio automobilistico e il nipote Jean disegnò una tra le più raffinate automobili della storia: la Bugatti Type 57SC Atlantic.
Le sue linee affascinanti ed inconfondibili, l’estrema rarità del veicolo (ad oggi ne sono sopravvissuti solo due) e le quotazioni senza precedenti, l’hanno trasformata nel sacro Graal del mondo dell’automobilismo.
Nata nel 1936, la vettura fu una versione speciale della leggendaria Type 57, anch’essa frutto della geniale mente di Jean Bugatti.
Ciò che contraddistingue questo modello, oltre alle linee estremamente audaci e le prestazioni fuori dal comune per l’epoca, è la caratteristica ‘pinna’ rivettata che ne percorre in longitudine parte della vettura.
Questa peculiarità trova le sue origini in un prototipo disegnato qualche anno prima da Jean Bugatti, l’Aérolithe. La scocca di questo modello venne realizzata con l’Elektron, una lega di magnesio estremamente leggera e resistente impiegata nell’industria aeronautica. Ma oltre a queste pregevoli caratteristiche, l’Elektron risultava anche facilmente infiammabile e quindi impossibile da saldarsi. Da qui nacque l’idea dei rivetti.
Il prototipo Aérolithe condivide moltissime caratteristiche con la 57SC Atlantic, ma la differenza sostanziale è che quest’ultima venne realizzata in alluminio. E dal momento che l’alluminio poteva essere saldato, la caratteristica pinna rivettata perse il suo scopo. Fortunatamente Jean Bugatti la mantenne per fini puramente estetici, trasformandola così in uno dei segni più distintivi di questo veicolo.
La produzione della 57SC Atlantic durò fino al 1938, in totale furono realizzate solo quattro automobili: una scomparse durante la Seconda Guerra Mondiale, un’altra rimase gravemente danneggiata in seguito a uno scontro con un treno e le altre due riuscirono fortunatamente a giungere indenni fino ai giorni nostri.
Il modello rappresentato nella galleria fotografica fu realizzato nel 1937 per Victor Rothschild, discendente dell’omonima e importante famiglia. In seguito passò di mano a diversi proprietari sino a giungere all’attuale, Peter W. Mullin. Grazie a quest’ultimo la vettura è oggi esposta permanentemente al Mullin Automotive Museum di Oxnard, California.
Molsheim, Giugno 2018