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Borgo Santo Pietro L’ALCOVA DELLE COLLINE SENESI
Toscana: regione ricca di un immenso patrimonio artistico e culturale, patria dei grandi vini, del buon cibo e di alcuni tra i paesaggi più incantevoli del mondo. Nel cuore di essa si trova Chiusdino, un meraviglioso borgo medievale poco distante da Siena, ed è proprio qui che, tra le sconfinate e pittoresche vallate che fanno da confine alle Crete Senesi, si cela uno tra gli hotel più incantevoli della Toscana: il Borgo Santo Pietro.
Nel 2001 una coppia di Danesi si imbatté nelle rovine di una villa del XIII secolo, anticamente utilizzata come rifugio per i monaci e i pellegrini in viaggio verso Roma. La coppia se ne innamorò fin da subito e poco tempo dopo acquistarono la proprietà e ne avviarono la ristrutturazione prestando attenta cura alle antiche tradizioni toscane.
Oggi l’intero complesso si estende su più di duecento acri dentro i quali troviamo i meravigliosi giardini del Borgo Santo Pietro, due vigneti e diversi campi in cui viene praticata l’agricoltura biologica e biodinamica.
Ogni aspetto di questa proprietà fa trasparire l’amore e la grande cura ai dettagli con la quale è stata concepita. Oltre ai giardini e alle innumerevoli tipologie di piante e fiori dai quali è adornata, è sicuramente degna di nota la posizione della piscina principale che, arroccata su di un piccolo promontorio, regala una romanticissima vista sulle distese collinari toscane antistanti.
L’hotel ospita due ristornati: il Meo Modo, ristornate stellato e gestito dallo chef Andrea Mattei, e La Trattoria sull’Albero, meno formale del primo ma che regala un’incantevole vista sulla Valle Serena. In entrambi vengono serviti piatti la cui maggior parte degli ingredienti proviene direttamente dagli allevamenti e dall’orto interno alla proprietà.
Oggi il Borgo Santo Pietro rientra nella prestigiosa catena Relais & Châteaux. Sin dalla sua apertura ha riscosso innumerevoli premi e riconoscimenti internazionali e grazie a questi ultimi viene oggi annoverato tra gli hotel più belli e romantici del pianeta.
Chiusdino, Aprile 2018