Zaha Hadid

Arti Visive

Zaha Hadid Opere dal futuro

Disseminate in tutto il pianeta le sue opere destano meraviglia e stupore. Una donna dallo stile inimitabile che durante la sua carriera vinse tutti i principali e più importanti riconoscimenti nel settore e che nel 2008 la rivista TIME incluse nella lista delle 100 personalità più influenti del mondo. Il suo nome è Zaha Hadid: unanimemente acclamata come la regina dell’architettura.

Nata a Baghdad nel 1950 e più tardi naturalizzata britannica, conclusi gli studi universitari in matematica si trasferì a Londra per studiare nella prestigiosa Architectural Association School of Architecture; ed è proprio qui che conobbe i suoi insegnanti e futuri collaboratori Rem Kookhaas ed Elia Zenghelis i quali, conseguita la laurea, accolsero Zaha Hadid all’interno del rinomato studio OMA. Qualche anno più tardi, precisamente nel 1979, Zaha si mise in proprio e fondò lo Zaha Hadid Architects: divenuto oggi uno tra i più importanti studi di architettura del mondo.

Considerata tra i massimi esponenti del decostruttivismo, verrà ricordata più tardi come, citando il The Guardian: “la regina delle curve”. E trovandosi di fronte alle sue più recenti opere non risulta difficile comprenderne il motivo.

Tra i molteplici premi, nel 2004 fu la prima donna della storia a ricevere il Premio Pritzker, un riconoscimento considerato nel mondo dell’architettura come il più prestigioso in termini assoluti; mentre in seguito all’importante contributo dato alla sua patria, nel 2012 le venne attribuito il titolo di Dama dalla Regina Elisabetta II e poco più tardi divenne nuovamente la prima donna nella storia a ricevere la Royal Gold Medal.

Il 31 marzo del 2016 Zaha Hadid venne a mancare a seguito di un arresto cardiaco. Per oltre trent’anni progettò opere che hanno radicalmente influenzato il mondo dell’architettura odierna e che, quasi sicuramente, per i prossimi influenzeranno quella futura.

Si ringrazia lo studio Zaha Hadid Architects per la gentile collaborazione alla realizzazione di questo articolo.

Londra , Marzo 2017