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La Città Proibita OLTRE LE MURA DELL'IMPERO

Pechino non è sempre stata la capitale della Cina, tempo addietro questo ruolo lo ricoprì Nanchino e fu solo agli inizi del XV secolo che, per volere del neoeletto Imperatore Yognle, si decise di trasferire la sede dell’Impero da sud a nord. Da qui l’origine del nome Beijing, il cui significato letterale è appunto ‘capitale del nord’.

Ma una volta spostato il nucleo del potere bisognava trovare una dimora idonea a rappresentarlo e fu così che l’Imperatore Yongle diede inizio nel 1406 alla costruzione di una tra le più grandi opere che l’uomo abbia mai realizzato: la Città Proibita.

I lavori proseguirono per appena 14 anni durante i quali si stima abbiano preso parte più di un milione di uomini. Da allora e per circa 500 anni, questa immensa dimora ha ospitato due delle più importanti famiglie imperiali della storia della Cina: la dinastia Ming e la dinastia Qing.

La Città Proibita era stata progettata per permettere all’imperatore di svolgere tutte le funzioni pubbliche e, allo stesso tempo, di soddisfare tutte le esigenze umane e personali esclusivamente all’interno di essa. Fu proprio per tale motivo che i 24 imperatori che vi risiedettero uscirono ben di rado dalle mura della città.

L’attribuzione di tale nome derivava dal fatto che solo la famiglia dell’imperatore e il suo personale, composto in gran parte da eunuchi (uomini che per poter adempiere ai servizi di corte erano costretti all’evirazione) avevano diritto di accesso, chiunque altro poteva farlo solo tramite previo consenso dell’imperatore stesso.

Gli edifici maggiori si allineano lungo un asse principale orientato secondo la direzione nord-sud e, escluse le mura, sono tutti realizzati in legno, il che ne fa il più grande complesso del suo genere al mondo.

La fortezza è una vera e propria città suddivisa in due settori distinti: uno esterno, i cui edifici venivano destinati agli incontri politici e alle cerimonie, e uno interno, riservato alla famiglia imperiale e al suo seguito. Basti pensare che l’intera area copre una superficie di 720.000 metri quadrati su cui sorgono ben 980 edifici; questi  ultimi protetti all’interno di un muro di cinta alto in media 8 metri il cui perimetro è a sua volta circondato da un fossato di 52 metri di larghezza. Un’inespugnabile roccaforte.

Dopo l’abdicazione dell’ultimo Imperatore Pu Yi avvenuta nel 1912, la Città Proibita si è trasformata in un museo; e se un tempo l’eventuale intrusione si sarebbe pagata con la vita, oggi le sue porte vengono aperte a decine di milioni di visitatori che ogni anno continuano a rimanere affascinati e rapiti da quell’aura leggendaria che continua a trasmettere.

Pechino, Dicembre 2016